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Ora è tempo di unirsi e combattere insieme

Ora è tempo di unirsi e combattere insieme
“Serve una grande unità di intenti per gestire l’emergenza. Siamo in guerra. Ora c’è bisogno di unirsi e combattere insieme. Verrà il tempo delle discussioni, anche di punti di vista diversi, ma quando c’è poco tempo occorre fare solo una cosa: agire”. Con queste parole il segretario regionale Pd Giovanni Gostoli interviene sui social network in merito alle ultime vicende e scelte regionali per fronteggiare l’emergenza sanitaria COVID-19.
“Nessun Paese al mondo era pronto per questa pandemia globale. Il Governo italiano e la Regione Marche stanno mettendo in campo tutte le azioni possibili per sconfiggere questo terribile virus grazie alla collaborazione di tutti i cittadini - aggiunge Gostoli - In questi giorni drammatici per il nostro Paese il plauso più grande è rivolto al servizio sanitario e a chi lavora per consentire a noi di vivere. Nonostante le tante difficoltà per fronteggiare una pandemia epocale e sconosciuta, prima di tutto la carenza di personale e dei posti letto di terapia intensiva, se oggi possiamo affrontare questa emergenza sanitaria è perché qualcuno in passato ha creduto nella sanità pubblica e nell’accesso libero delle persone alle cure. Dovremmo ricordarcelo ancora di più quando questa brutta notte sarà finita”.
Il segretario regionale dem aggiunge: “In queste ore si registra una diminuzione dei nuovi contagi, ma ancora troppo lenta. Viviamo una situazione difficile anche nelle Marche legata ai reparti di cure intensive che sono quasi saturi e tra una settimana, quando è probabile si raggiungerà il picco, potrebbero non essere più sufficienti. La sfida urgente è rafforzare l’argine di difesa. Da un lato, creando in tempi rapidi posti letto e offrendo agli operatori sanitari i dispositivi per la protezione anti contagio. Dall’altro, spostando il campo di battaglia dall’ospedale al territorio avviando, come stanno facendo Asur e Regione, una task force di unità speciali di continuità assistenziali per monitorare a casa i malati e sospetti contagiati Covid-19 ed evitare il ricovero in ospedale.
Per non farsi trovare impreparati già da qualche giorno il Presidente Ceriscioli ha preso la decisione di costruire temporaneamente una nuova struttura con un reparto di cure intensive da 100 posti letto. La strada dell’affidamento al privato è una necessità: con le regole e le procedure del pubblico, nonostante siano semplificate, oggi non consentirebbero di stare nei tempi adeguati e giusti per la realizzazione” - precisa Gostoli - E’ una scelta tecnica, non politica. Di fronte a una situazione del genere non c’è colore politico: c’è solo una comunità che si unisce attorno alle istituzioni per fare di tutto con l’unico scopo di salvare vite umane. E’ sempre per questa volontà di ridurre i tempi e non per altro che è nata l’idea di affidare la realizzazione del progetto a Guido Bertolaso. Per trovare la soluzione più rapida al fine di tutelare la salute dei cittadini il Presidente Ceriscioli ha pensato di dare l’incarico a chi già sta realizzando strutture simili nel nord Italia, in modo tale da accorciare la distanza tra il dire e il fare. Anche qui: è una scelta tecnica, non politica, tutta legata all’urgenza e all’opera da realizzare, perchè il modello di sanità marchigiana non è affatto quello lombardo”.
Infine: “Bertolaso ha una sua struttura organizzativa di tecnici e soluzioni per la raccolta fondi - prosegue il segretario Pd - attraverso la fondazione privata dei Cavalieri di Malta, una realtà che ha radici lontane nella storia. Desidero precisare che, ovviamente, non è una scelta della Regione Marche, ma dello staff di Bertolaso attraverso cui sta già realizzando altre strutture simili a Milano. Quello che auspichiamo è la totale trasparenza nella raccolta delle risorse nonché nel suo rendiconto finale per la realizzazione della nuova struttura d’emergenza. In questo frangente per noi la priorità sono la sostanza e l’obiettivo finale, ovvero quello realizzare in pochi giorni un nuovo reparto di terapia intensiva utile per salvare vite umane.
È stata individuata Civitanova Marche come location dopo diversi sopralluoghi e valutazioni tecniche - conclude Gostoli - Un plauso all’intesa importante, istituzionale, al di la dei colori politici, tra Comune e Regione che ha consentito di dare la disponibilità immediata del luogo. Uno spazio di 4000 mila metri su un unico piano e capace di ospitare i 100 posti necessari per le cure intensive che nessuno dei nostri ospedali sarebbe riuscito a contenere e soprattuto realizzare nei tempi giusti. L’immobile è di proprietà pubblica ed è situata in una posizione strategica, baricentrica rispetto al territorio regionale e vicino alle necessarie vie di comunicazione stradali. Si vada avanti spediti per il bene della comunità marchigiana”
(Foto: Alesahander Cabs. 2019, Civitanova Marche, Costituente delle Idee)
 
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