DOCUMENTO POLITICO
PD Marche: Totale solidarietà a Matteo Ricci vittima di una campagna politica di odio e illazioni
Il Pd delle Marche esprime totale solidarietà a Matteo Ricci, candidato Presidente della coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni regionali, perché vittima di una campagna politica di odio, falsa nelle argomentazioni, da parte della destra a tutti i livelli. Non si era mai visto un accanimento mediatico come quello rivolto a Ricci.
C'è chi ha costruito ad arte una strategia della menzogna per mascherare i problemi irrisolti della Regione governata da Acquaroli: la campagna elettorale che avrebbe dovuto concentrarsi sui tanti problemi urgenti dei marchigiani, è ormai condizionata da un attacco mediatico nazionale che tende a gettare discredito sulla figura del candidato del centrosinistra.
Motivo? La paura della destra di perdere le Marche e per la Meloni il crollo di un modello tanto osannato ma in realtà inadeguato, basato solo sulla loro incapacità e sulle promesse non mantenute. La colpa di Ricci? Quella di essere un amministratore capace e autorevole, un leader conosciuto e stimato a livello locale, regionale, nazionale ed europeo e che oggi, guidando una coalizione molto ampia, può facilmente raggiungere la vittoria per il centrosinistra alle regionali.
E mentre Ricci e il centrosinistra incontrano i cittadini marchigiani per ascoltare e proporre soluzioni reali ai tanti problemi, la destra cerca da una parte di "demolirlo” con falsità, dall'altra continua con le promesse raccontando ai cittadini anche quello che non esiste. Addirittura, come la giornalista Sandra Amurri Clementi ha informato, Acquaroli ha fatto spostare letti da una struttura a un'altra pur di inaugurare un servizio che ancora non ha le condizioni per esistere. Questo è il programma di Acquaroli e della Meloni?
Per quello che riguarda il procedimento in atto a Pesaro sugli affidamenti è bene che tutti, ma proprio tutti, lascino lavorare serenamente la magistratura evitando di amplificare la vicenda con illazioni false, diffondere notizie riservate perché oggetto di indagine e in mano agli organi inquirenti, al fine di trarre un vantaggio politico dall'indagine stessa. In merito a questo il livore di alcune testate nazionali politicamente orientate e soprattutto il ruolo “particolare” del signor Bocchino a supporto di Acquaroli sono un attacco mediatico denigratorio e sistematico che le Marche non meritano.
L'allarme che il PD lancia è la preoccupazione sulla strategia di una destra impaurita e aggressiva, dai politici ai media orientati: è entrato in azione un tribunale mediatico che punta a spostare la discussione su un campo perverso, dove quello che non si dice o si vuol far capire è più importante del reale accertamento dei fatti, e gli articoli che escono a raffica, le allusioni, il dire e non dire, fanno più notizia della verità. Il PD è convinto che la "macchina del fango" contro Ricci vomiterà ogni giorno e fino alla data delle elezioni regionali. Per questo il partito difende con convinzione il proprio candidato dichiarando sin d'ora di non avere nessuna intenzione di subire questa vergognosa aggressione politica. Contemporaneamente il PD condivide con Ricci il massimo rispetto per il ruolo della magistratura, atteggiamento che il centrosinistra esprime in ogni occasione, qualunque sia la sua posizione.
Il PD ringrazia Ricci per la trasparenza, l'onestà e la correttezza di metodo visto che si è messo subito a disposizione della magistratura rispondendo e fornendo tutti gli elementi utili. Il fango e le illazioni contro Ricci rappresentano una brutta pagina che si spera non sdogani una modalità di battaglia politica. In caso di accertamento di reati sulla vicenda che riguarda l'inchiesta sull'ex collaboratore di Ricci, quest'ultimo sarebbe parte lesa per aver dato fiducia e opportunità ad una persona sbagliata.
Nel frattempo la destra nazionale è già scesa in campo con ogni mezzo per difendere Acquaroli e negare il disastro in cui ha portato le Marche, cercando un elemento di distrazione di massa: gettare discredito su un candidato che da un anno non è più Sindaco ma ha avuto il merito indiscusso di lasciare una città ben amministrata e in testa alle classifiche del benessere.
Acquaroli e Meloni se ne facciano una ragione: Ricci ha inaugurato una stagione di investimenti, grazie alla capacità di attrarre fondi europei e PNRR che ha generato cantieri per centinaia di milioni per palazzi a destinazione culturale e sociale, scuole ed edifici per la formazione. La Capitale della cultura è diventata un esempio a livello nazionale per i risultati di visibilità, pubblico e ricaduta turistica, nel coinvolgimento reale di tutti i 50 Comuni della provincia di Pesaro.
La destra di Meloni si riempie la bocca durante le elezioni dello slogan “fare in fretta e bene” per poi tradire subito dopo l'impegno. Ebbene per Matteo Ricci, che ha veramente fatto bene e in tempi rapidi le scelte e i progetti da Sindaco, questa capacità diventa una colpa solo perché ha voluto mettersi alla prova e portare il suo entusiasmo al servizio delle Marche. Ha la colpa di aver sfidato Acquaroli con un progetto vero a favore delle Marche? E perché la Meloni vuole intestarsi lo sfacelo di questi ultimi cinque anni nelle Marche?
Disastro attuato dalla destra che per nascondere le malefatte vuol spostare l’attenzione su un campo diverso dall’effettivo confronto su un governo marchigiano perdente.
Pensando all'interesse legittimo dei cittadini e delle cittadine marchigiane il PD evidenzia come Acquaroli non voglia parlare di quei temi sui quali ha fallito drammaticamente come sanità, opere pubbliche, economia, turismo, giovani, scuola, aree interne. Difatti solo Ricci è disponibile ad un confronto pubblico sul futuro delle Marche.
Il PD pone la seguente domanda: la campagna elettorale la si vuol fare con una lente di ingrandimento su un palio dei bracieri, sui murales o su una chat invece che mettere il cannocchiale sulle proposte per migliorare il tessuto rurale e urbano di tutto il territorio marchigiano? E in ogni caso è necessario dipanare ogni dubbio ai cittadini marchigiani: per questo richiede la massima chiarezza su tutta la vicenda ATIM e sulla SVEM.
Da parte del PD massima fiducia nella magistratura nella speranza che i tempi dell'indagine possano essere i più brevi possibile.
Il PD Marche è unito nel dire “Matteo vai avanti, noi siamo al tuo fianco” perché le Marche hanno bisogno di disegnare un futuro, di ritrovare una strategia, di costruire un nuovo modello, di andare oltre all’ostacolo, di un nuovo protagonismo marchigiano nel futuro di questo Paese.
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